Quando arriva la stagione autunnale, la ricerca del benessere può condurre tra fruscii, schiocchi di legno e profumo di corteccia. Una rilassante passeggiata in mezzo ai boschi è infatti in grado di disintossicare sia il corpo che la mente, consentendo di accumulare nuove energie. E tra i tanti doni che il bosco può offrire ce n'è uno che - per via del loro grazioso aspetto e del loro inconfondibile gusto - spicca in modo particolare: stiamo parlando, naturalmente, dei funghi.

Andare a raccogliere funghi può essere davvero rigenerante per chi avverte la necessità di fuggire almeno per qualche ora dalla città immergendosi totalmente nella natura. Si tratta infatti di una sana attività da svolgere all'aria aperta, che permette di ammirare da una posizione privilegiata gli incantevoli colori offerti dall'autunno e di godersi il foliage prima dell'arrivo dell'inverno. Tuttavia, tornare a casa a mani vuote, o con un misero bottino, può essere frustrante. Ecco allora qualche dritta che può aiutarti a riempire il cestino con porcini, prataioli, champignon e chi più ne ha più ne metta!

Qual è il tempo ideale per andare a funghi? La maggior parte delle varietà cresce in presenza di un clima umido e di temperature che non siano troppo basse, quindi il meteo deve essere favorevole. I funghi necessitano di pioggia e sole in egual misura per crescere, ma per fortuna sembra che non abbiano eccessivamente risentito della siccità che, purtroppo, quest'anno ha colpito l'Italia e non solo. Possiamo dunque tirare un sospiro di sollievo: risotti, pappardelle e tagliatelle, almeno per il momento, sembrano infatti essere al sicuro.

Bisogna poi stabilire quale è il miglior momento della giornata per cercare funghi. Esistono diverse correnti di pensiero: per esempio, c'è chi è convinto che sia meglio svegliarsi all'alba, per giocare così d'anticipo sugli altri cercatori; allo stesso tempo, c'è chi ritiene che le ore più adatte per mettersi alla ricerca siano invece quelle pomeridiane, poiché più luminose e meno umide. Almeno di una cosa, però, si può essere certi: se si ha la possibilità, è meglio prediligere un giorno infrasettimanale, quando boschi e sentieri sono meno battuti. E in ogni caso, qualunque orario si scelga, una bella camminata detox in mezzo al bosco aiuta sempre lo spirito e tonifica il corpo.

Occorre inoltre trovare il posto ideale in cui andare a scovarli: ogni fungaiolo che si rispetti ne ha infatti almeno uno. L'habitat ideale dei funghi è certamente il bosco, del quale sono i padroni incontrastati, ma se ne possono trovare in grande quantità anche nelle radure. Il clima, in tal senso, può fornire qualche utile suggerimento: quando fa caldo e piove poco, conviene optare per una zona esposta a nord del bosco; nel caso ci fossero invece temperature più rigide, si troveranno più funghi a sud. Non vanno sottovalutati i sentieri battuti: per quanto parecchio frequentati, possono comunque riservare qualche gradita sorpresa. Occhi sempre aperti, dunque! E respirate profondo, perché nulla è tanto rigenerante quanto una piacevole immersione nella natura boschiva.

Una volta accertata la loro commestibilità presso un Ispettorato Micologico, è tempo di pulirli: armatevi di pazienza, perché si tratta di un'attività che potrebbe richiedere un po' di tempo. Dopodiché, potrete finalmente gustarveli in tutta la loro semplice bontà, aggiungendoli come saporiti ingredienti o come prelibato contorno nelle ricette più disparate: dalle Penne Bio Lenticchie e Ceci con funghi, pancetta e ricotta salata alle Crespelle ai funghi porcini e fontina, ce n'è davvero per tutti i gusti.
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